La parola chiave per comprendere il funzionamento del piano cottura a induzione è “campo magnetico”. Infatti, a differenza del piano cottura a gas, dove è la fiamma a scaldare direttamente la pentola, quello a induzione produce calore grazie al campo magnetico generato dal contatto con la stessa.
Per questo motivo il piano a induzione per funzionare necessita di un pentolame adatto, a fondo ferroso. Tra i materiali ammessi: ghisa, acciaio, acciaio smaltato e acciaio inox. Diversamente, alluminio, rame, ottone, ceramica e porcellana non sono idonei.
Come capire se le pentole possono essere utilizzate sull’induzione?
Prima di tutto, è utile controllare se sul fondo è presente il simbolo corrispondente (una serpentina):
In seconda battuta, per le pentole che si possiedono già e in assenza di simboli espliciti è possibile verificare la compatibilità del fondo avvicinando una calamita.
Se non si genera nessuna attrazione significa che il fondo non contiene metalli adatti ad attivare il calore sulla piastra, ma esiste una soluzione! Si trovano in commercio degli adattatori: semplici dischetti che vi eviteranno di rivoluzionare il vostro pentolame.
Un ulteriore consiglio: non risparmiare mai sulla qualità. Infatti, il cibo è il motore del nostro organismo ed è bene assicurarsi che non venga contaminato con sostanze tossiche.
Per questo motivo è bene scegliere pentole e padelle dalla qualità certificata, realizzate secondo i migliori standard del Made in Italy.
Utile è anche il rivestimento antiaderente, resistente, antigraffio e di facile pulizia.